Botta e risposta fra carramarti di Gheddafi che secondo al Jazira hanno bombardato alcuni quartieri di Bengasi, la roccaforte dei ribelli e le forze della coalizione che hanno iniziato a bombardare, per la prima volta dall’inizio dell’operazione “Odissea all’alba”,Tripoli. Sempre secondo una fonte citata dalla rete qatariota le forze leali al colonnello stanno usando i cannoni dei carrarmati e missili terra-terra per colpire la città di Bengasi. Per contro Il raid dei velivoli francesi hanno come obiettivo la parte della città dove sorge il palazzo bunker di Bab al-Aziziyah di Muammar Gheddafi, dove le batterie antiaeree hanno aperto il fuoco illuminando quasi a giorno i cieli della capitale libica .

Il regime libico ha inoltre da poco denunciato la validità della risoluzione Onu 1973 e ha fatto sapere di considerarla non più valida così come la proposta di cessate il fuoco, dopo l’attacco della coalizione internazionale .

Immigrati.
Tripoli comunica che non fermerà più il flusso di immigrati verso le coste europee, Italia in primis. L’atteggiamento della Libia fa seguito alle minacce del colonnello.

Le prime vittime.
E’ di almeno 48 morti e 150 feriti – secondo quanto sostengono le fonti vicine al regime di Muammar Gheddafi – il bilancio provvisorio dei raid aerei francesi e britannici e dei 112 missili da crociera Tomahawk lanciati dai sottomarini e dalle navi da guerra americane e inglesi.