Giordano Macchi chiede a Walter Gianora, con una lettera,  un intervento che faccia rispettare gli statuti cantonali.

PLRT sempre più a rotoli, PLRT sempre più nella bufera e mentre si avvicina velocemente il fatidico 10 aprile le polemiche sembrano montare giornalmente. Oggi é il turno di Giordano Macchi, membro del Comitato Cantonale per la Città di Lugano, Consigliere Comunale PLR della Città di Lugano che presa carta e penna sollecita la Presidenza scrivendo:

“l’avvicinarsi della data del 10 aprile sta portando nervosismo e azioni da parte del movimento IdeaLiberale che a mio giudizio rovinano l’azione del Partito. Questo movimento, stranamente tollerato sin dalla sua nascita, diventa ogni giorno più autonomo e senza provvedimenti mina e minerà sempre più la credibilità e unità del PLRT. Nel nostro partito è normale avere opinioni diverse e ciò va bene fino a quando siamo la famiglia liberale, ma ora esiste un movimento con proprio ufficio stampa, propri obiettivi, propri comizi etc. che ha superato di molto i limiti del buongusto. Non deve esistere una setta di liberali più belli e importanti degli altri. Ti chiedo quindi formalmente quali misure intendi prendere per far rispettare l’articolo 12 dei nostri Statuti, in quanto crassamente disatteso. Tale articolo deve essere stato inserito nei nostri Statuti proprio per evitare le situazioni che stiamo vivendo oggi”.

Commento
Una presa di posizione, quella di Macchi che la dice lunga sul clima quasi “fantozziano” che regna nel partito di maggioranza relativa, dove si trascorrono le giornate a freccette, oggi a me domani a te, arrischiando (se n’è accorto persino Caratti) di lasciare i punti agli avversari politici molto più impegnati a vendere miracolose ricette – anche se difficilmente cucinabili – ai ticinesi. Un partito che si candida a richiedere i voti di coloro che riflettono, si ritrova con molti politici che a riflettere nemmeno ci pensano un minuto. (C.S.)