In data odierna la Svizzera e l’Unione europea hanno avviato a Bruxelles le trattative in vista della conclusione di un accordo di collaborazione fra le rispettive autorità garanti della concorrenza. L’accordo bilaterale di cooperazione che si desidera concludere dovrà rendere più efficiente da entrambe le parti l’applicazione della legislazione in materia di cartelli. L’accordo dovrà inoltre regolamentare la possibilità di scambio d’informazioni confidenziali.

Viste le strette relazioni economiche tra la Svizzera e l’UE, la lotta efficace contro le restrizioni
transfrontaliere nel campo della concorrenza ha assunto un’importanza sempre più grande. Ad eccezione di pochi casi, la collaborazione fra la Svizzera da un lato, la Commissione europea e le autorità garanti della concorrenza degli Stati membri dell’UE dall’altra, è di natura informale e si basa, tra l’altro, sulla raccomandazione dell’OCSE in materia di collaborazione nel campo della concorrenza. In particolare, tale collaborazione informale non permette lo scambio di informazioni relative ai singoli casi. Questa situazione genera doppioni e può rendere difficile lottare contro le restrizioni transfrontaliere nel campo della concorrenza. Al fine di rendere più efficace l’applicazione delle legislazione sulla concorrenza, anche in situazioni transfrontaliere, la Svizzera e l’UE perseguono, in ragione dei rispettivi mandati negoziali, la conclusione di un accordo di cooperazione, che contempli pure la possibilità di scambio d’informazioni confidenziali fra autorità garanti della concorrenza (a questo proposito si rimanda al relativo comunicato stampa del Consiglio federale del 18 agosto 2010).