L’agenzia di sicurezza nucleare giapponese ha rilevato un tasso di iodio radioattivo nel mare 1250 volte superiore alla norma. Lo ha reso noto la societa’ di elettricita’ che gestisce l’impianto di Fukushima, Tepco grazie a campioni di acqua prelevati al largo del reattore numero 1.

Un portavoce dell’agenzia ha spiegato che se si bevono 50 centilitri di acqua corrente con questa concentrazione di iodio si raggiunge nel corpo il limite naturale che si puo’ assorbire. La radioattività – ha comunque precisato il portavoce – si diluirà con la marea, il che significa che occorrerebbe una concentrazione nettamente più importante perché alghe e animali marini l’assorbiscano”.
Inoltre, la concentrazione di iodio si dimezza ogni otto giorni, dunque quando la gente mangerà i prodotti del mare, la sua quantità sarà probabilmente fortemente diminuita”.