Renza De Dea denuncia manipolazioni nel sondaggio pubblicato oggi da Il Caffè e si pone seri interrogativi.
Agli intervistati si chiede di indicare quali saranno i futuri 5 Consiglieri di Stato. Ma anziché presentare i 36 candidati in lista, si offre la scelta limitata a 15. Non si sa bene – scrive Renza De Dea – in forza di quale principio Il Caffè dia per scontato che ben 21 candidati non siano meritevoli di essere eletti.

I 21 candidati esclusi da Il Caffè sono:

PPD: GHISOLFI E PASSALIA
PLR: GARZOLI E QUADRANTI
PS: ORELLI E SANDRINELLI
Lega: BARRA E QUADRI
Verdi: CRIVELLI E DELCÒ

Dei candidati di La Forza Civica (Armani, De Dea, Martignoni, Nussbaumer, Rimoldi), MPS-PC (Ay, De Tulllio, Lepori, Morisod, Pronzini) e Montagna Viva (Mattei) neppure l’ombra.

“Checché ne dica Il Caffè – scrive ancora Renza De Dea – i sondaggi devono essere una misura d’informazione e non strumenti per influenzare, orientando le scelte dell’elettorato a pochi giorni dalle elezioni. È evidente come la scelta dei 15 nomi proposti e l’eliminazione d’ufficio degli altri 21 sia il frutto della macchinazione di una o più menti ticinesi che vogliono stabilire la composizione del futuro Consiglio di Stato.”

“La mia – conclude la candidata al Consiglio di Stato de La Forza Civica – è una chiara denuncia a questo modo di agire antidemocratico.”