Diversi pescatori di Lampedusa hanno bloccato con le loro barche l’ingresso del porto. Con quest’azione, intendono impedire nuovi arrivi di migranti e protestare contro la situazione critica dell’isola, dove sono ammassati al momento oltre 5.500 tunisini, 3.500 dei quali senza un ricovero. Diversi natanti sono stati ormeggiati all’imboccatura del porto.
Alcuni consiglieri comunali di centrodestra e alcune donne si sono incatenati al porto di Lampedusa per protestare contro la situazione determinata dalla presenza di migliaia di tunisini sull’isola. Le donne hanno protestato urlando a gran voce la loro rabbia: “Il governo ci aiuti a liberare Lampedusa da questo cancro – ha urlato una manifestante – Si fa tanto per aiutare gli altri popoli, ma noi cosa siamo? Non siamo un popolo?”. Tra i timori, quelli legati all’arrivo degli ispettori sanitari inviati dal ministero della Salute e dalla Regione. Ma vi sono almeno due i barconi partiti dalla Libia dai quali in queste ore e’ stato lanciato l’s.o.s. attraverso telefoni satellitari e dei quali finora non e’ stata trovata traccia. La conferma viene da Laura Boldrini, portavoce dell’Unhcr.