“Mi chiedo che faccia avrebbe avuto un “ratt” svizzero: grasso, con le braghe di pelle che mangia l’Emmentaler?

Del resto basta guardare i manifesti pubblicitari dei politici – e vale per la Svizzera, l’Italia, tanti altri Paesi – per constatarne la mediocrità; tanti faccioni che ti guardano, uno slogan raffazzonato, il simbolo di partito, un numero di lista…
Il linguaggio usato, purtroppo, rispecchia il loro livello qualitativo. Non ci sono ideali perchè non ci arrivano proprio, guardano solo all’indietro.”

Dall’intervento del noto fotografo italiano sul domenicale Il Caffè di domenica 27 marzo 2011 in merito alla campagna UDC Balairatt