– Ticinolive.ch non assume responsabilità per i contributi della rubrica “Ospiti”, che non rispecchiano né il pensiero né l’orientamento editoriale della Redazione.

Noto con piacere che la campagna elettorale entra nel vivo anche per il movimento giovanile del PLRT, che non manca di lanciare strali a destra e a manca dopo il fallimento della loro inutile petizione, o meglio inutile per raggiungere l’obbiettivo del raddoppio del traforo del San Gottardo, ma sicuramente utilissima per profilarsi sul tema in vista delle elezioni del prossimo fine settimana.

Come segretario cantonale dei Giovani UDC Ticino e soprattutto come gestore dell’account e-mail generale dell’UDC Ticino posso assicurare che non è mai arrivata la ben che minima richiesta di sostegno alla loro causa, quindi le accuse lanciate dai GLRT non hanno di per sé alcun fondamento.
Ma anche se la richiesta fosse giunta all’attenzione del nostro movimento giovanile, non l’avremmo comunque sostenuta. E questo non perché non ci stia a cuore la causa, bensì perché lo strumento e soprattutto la modalità non li reputiamo i più consoni. Perché lanciare una petizione a livello di Canton Ticino quando il tema è prettamente federale e soprattutto quando praticamente tutti (PS, Verdi e associazioni ambientalistiche escluse) hanno già annunciato di sostenere il raddoppio della galleria del S. Gottardo? Avrebbe avuto un tantino più di senso se l’avessero lanciata a livello federale.

Inoltre è bene ricordare ai sedicenti giovani liberali che noi e i nostri colleghi urani ci siamo chinati sulla questione già due anni or sono, e che l’iniziativa cantonale, di cui il deputato UDC Marco Chiesa è primo firmatario, approvata in Gran Consiglio nel novembre 2009 e tuttora pendente alle Camere federali, con la quale si richiede la costruzione del secondo tubo, è frutto di questa collaborazione. Aggiungo inoltre che il popolo urano verrà chiamato alle urne il prossimo mese di maggio per chinarsi sulla medesima proposta, e se il responso delle urne sarà positivo, avremo allora due iniziative cantonali del medesimo tenore che il Parlamento a Berna dovrà discutere.

La Commissione dei Trasporti del Consiglio degli Stati ha già ascoltato qualche tempo fa i Gran Consiglieri UDC Pierre Rusconi e Marco Chiesa. È a Berna, quindi, che ora si gioca la partita, e grazie ad un minuzioso lavoro di lobbismo, abbiamo già incassato il pieno sostegno dei Giovani UDC Svizzera, del Consigliere federale Ueli Maurer e della frazione UDC alle Camere federali.
Ma sappiamo benissimo che pur essendo il maggior gruppo parlamentare, l’UDC da sola non ha i numeri per far approvare l’iniziativa. Pertanto invito cortesemente i Giovani Liberali a utilizzare carta e penna per ottenere l’appoggio del loro partito nazionale, invece di sprecare tempo in prese di posizione del genere.

Un invito rivolto anche a tutti gli altri partiti, perché la partita che si sta giocando è della massima importanza per il Ticino e non possiamo permetterci di perderla.

Alain Bühler, Segretario cantonale Giovani UDC Ticino e candidato UDC in Gran Consiglio