La Polizia Cantonale ed il Ministero Pubblico comunicano oggi che mercoledì 09.03.2011, a Bioggio presso un Centro Commerciale, hanno arrestato, per il reato di furto aggravato, tre donne: una 23enne cittadina boliviana, una 32enne cittadina peruviana e una 33enne cittadina argentina. Le tre fanno parte di una banda organizzata composta da più persone (tuttora ricercate). A seguito del fermo, la Sezione Reati contro il Patrimonio della Polizia Giudiziaria, in collaborazione con la Gendarmeria Territoriale di Lugano ha sviluppato un’inchiesta che ha potuto definire l’agire criminoso delle tre donne che di norma giungevano in Ticino provenienti dal milanese, dove vi facevano rientro una volta commessi i furti.

È stato possibile stabilire che il trio ha messo a segno, tra il 18.01.2011 ed il 02.03.2011, presso diversi centri commerciali di Agno, Vezia, Grancia, Morbio Inf., Bioggio, St. Antonino, Giubiasco e Castione, 20 furti per un importo totale di ca. CHF 21’000.– ed abusi d’impianto d’elaborazione dati (utilizzo abusivo di carte bancarie) per un importo totale di ca. CHF 5’000.–.

L’inchiesta è coordinata dal Procuratore Pubblico Amos Pagnamenta.

In piena azione. (foto Polizia Ticino)

Una delle tre donne in azione (Foto Polizia Ticino)


Il loro agire si sviluppa con tre modus operandi diversi. Il primo consiste nel distrarre la vittima che è intenta a fare la spesa all’interno nel negozio con una scusa qualsiasi per poi sottrarle il portamonete dalla borsa lasciata sul carrello. Il secondo avviene nel posteggio dei grandi magazzini, quando la parte lesa ripone la borsa della spesa nella vettura, le donne trovano il momento propizio per sottrarre il portamonete, ad esempio quando viene riconsegnato il carrello della spesa.

Il terzo e più strutturato metodo avviene sempre nei posteggi dei grandi magazzini: gli autori buttano delle puntine da disegno sotto gli pneumatici della vettura parcheggiata per attirare l’attenzione della vittima, facendola scendere dalla vettura e, dopo averla distratta, le rubano la borsa ed il portamonete. Lasciano quindi celermente il luogo del reato e, nella maggior parte dei casi, si recano presso un bancomat con l’intento di utilizzare le tessere bancarie facenti parte della refurtiva.

La Polizia Cantonale invita pertanto la popolazione a prestare attenzione, in particolare non lasciando mai incustodite le borse della spesa, i portamonete o più in generale i propri beni, anche se solo per pochi istanti. La Polizia invita inoltre a segnalare tempestivamente eventuali persone sospette allo 0848 25 55 55.