Mentre anche domenica a Misratah e Ajdabiya sono proseguiti i violenti scontri fra insorti e soldati del regime, una delegazione dell’Unione africana ha incontrato a Tripoli il colonnello Gheddafi e gli ha proposto un cessate il fuoco. Il colonnello lo avrebbe accettato.
Lunedì cinque rappresentanti dell’Unione africana sono attesi a Bengasi per un incontro con i capi della rivolta, un colloquio volto a trovare un compromesso che rafforzi la proposta di tregua accolta da Tripoli ma respinta con fermezza dai ribelli sino a quando Gheddafi resterà al potere.
La delegazione africana che domenica ha incontrato Gheddafi era diretta da Jacob Zuma, presidente del Sud Africa. Zuma ha chiesto alla Nato di porre fine ai raid aerei contro le forze del regime per dare una possibilità di riuscita alle discussioni in corso. Una fonte anonima dell’Alleanza atlantica ha affermato che i raid continueranno
Sul terreno i bombardamenti della Nato sono ripresi domenica per la seconda giornata consecutiva attorno alla città di Ajdabiya, all’interno della quale da giorni si affrontano truppe del regime e insorti. Sabato i ribelli avevano tentato di avvicinarsi alla città di Marsa el Brega ma l’artiglieria del regime li ha respinti, lasciando molti cadaveri sul terreno.
I rivoltosi hanno affermato di aver catturato 15 mercenari algerini e di averne ucciso diversi. I combattimenti del fine settimana hanno fatto decine di nuove vittime. Gli ospedali fanno fronte con difficoltà al continuo arrivo di feriti.