Violenti scontri tra forze di sicurezza e studenti si sono svolte martedì nel centro di Algeri. Secondo quanto riferisce l’inviato della tv satellitare al-Arabiya un corteo composto da migliaia di studenti era partito dal centro della città e si era diretto verso il palazzo presidenziale. Gli scontri, violentissimi, sono iniziati quando i giovani hanno forzato i posti di blocco eretti a difesa del palazzo.

La causa della manifestazione era una nuova legge sull’insegnamento universitario, che definisce nuove norme, più restrittive, per il rilascio dei diplomi. In realtà nel paese nord africano da mesi il malcontento cresce fra la popolazione e cerca una valvola di sfogo.
Paese ricchissimo di petrolio, gas, materie prime e diamanti, da decenni soffoca sotto una cappa di corruzione, povertà e disoccupazione. Dallo scorso febbraio i numerosi tentativi di manifestare sull’esempio di Tunisia ed Egitto erano sistematicamente repressi con violenza inaudita dalla polizia e dall’esercito.

Stando a quanto riporta il giornale locale Al Watan, nei disordini di ieri vi sono state centinaia di feriti e decine di arresti.