Günther Oettinger ci riprova. Dopo che lo scorso gennaio a Berna il Commissario europeo per l’energia aveva detto di “esigere la liberalizzazione totale del mercato svizzero dell’energia elettrica per permettere alla Svizzera di avere un futuro nel mercato europeo dell’energia” torna alla carica e in un’intervista di oggi sul quotidiano Tages-Anzeiger dice di sperare nella conclusione di un accordo bilaterale tra la Svizzera e l’Unione europea entro la fine del 2011.

“Grazie alla sua posizione centrale e alle sue infrastrutture all’avanguardia la Svizzera ha i numeri per diventare una delle maggiori riserve d’energia elettrica dell’Europa – aveva detto Oettinger a gennaio – Una posizione a cui la Confederazione potrà accedere solo integrandosi nel mercato interno dell’elettricità dell’UE.”

Nelle dichiarazioni odierne Oettinger torna con i suoi toni perentori: “Diventando paese membro della comunità energetica, la Svizzera avrebbe i vantaggi che naturalmente derivano da una partecipazione al mercato europeo. Un mercato libero dell’energia elettrica con regole di gioco unificate è conveniente per entrambe le parti.
Se tuttavia Berna non accettasse le regole dell’Unione europea, la futura rete elettrica potrebbe essere costruita lasciando fuori la Svizzera. Le mie non sono minacce, ma le regole interne dell’UE sono importanti e in una rete paneuropea vanno osservate da tutti i paesi coinvolti.”

E nel caso in cui noi poveri svizzeri fuori dall’UE ancora non avessimo capito, Oettinger rincara la dose : “Se la Svizzera non accetterà queste regole, gli investitori costruiranno la rete elettrica escludendola dal progetto e passando invece dalla Francia, dall’Italia oppure dall’Austria.”

Per discutere di questa importante opportunità concessa al nostro paese per entrare a far parte della rete dell’energia elettrica europea, il Commissario Oettinger incontrerà martedì a Bruxelles Doris Leuthard, responsabile del Dipartimento federale dell’Energia.