Ad ogni apparizione pubblica di Marina Masoni immediatamente le rispettive fazioni di tifosi si agitano. In questo caso é bastata l’intervista rilasciata ieri al Giornale del Popolo.
Non riuscendo a raggiungere l’ex Consigliera di Stato, la RSI è andata immediatamente a spulciare in vecchi filmati per confezionare l’articolo, mentre oggi nel suo editoriale Il Caffé non si é lasciato sfuggire l’opportunità di citarne il nome. Domani sarà il turno de La Regione?


Amata o odiata. In ogni caso le sue dichiarazioni pubbliche fanno ancora discutere e in questo preciso frangente, dove lascia aperta la porta ad un eventuale ritorno nella politica attiva, Marina Masoni agita ulteriormente le acque di un mare politico che dopo l’esito elettorale del 10 aprile è in piena burrasca.
In particolare non risparmia critiche ai “colossi” del PLRT prendendo di mira Giorgio Giudici, Fulvio Pelli e Gabriele Gendotti.

Su Giudici dichiara: ” Gli elettori si sono sentiti presi in giro dal teatrino finale con Gianora, Gendotti e Giudici. Come aveva ben titolato il vostro giornale (GdP), dopo le botte l’ora degli abbracci. Queste ipocrisie si pagano”.
Sul PLRT e su Pelli afferma: “Certo la situazione interna è molto grave. Il presidente Gianora è il meno responsabile di questo stato di cose, perché ha ereditato tanti veleni e cocci lasciati in terra dalle precedenti presidenze. L’interferenza del presidente nazionale sulla formazione della lista è stata negativa: pochi hanno capito questa intromissione, visti anche i risultati tutt’altro che rallegranti ottenuti dal partito a livello nazionale”.
Sul suo eventuale ritorno in politica nell’intervista risponde: “Sto facendo le mie riflessioni e valutando con altre persone, che hanno dato molto al Ticino o che sono nuove alla politica, cosa si potrebbe eventualmente fare di positivo per il nostro Paese”.

Quanto alle prospettive future del PLRT, l’ex Consigliera di Stato parla di premesse molto negative.