La Francia aveva ogni diritto di sospendere, domenica 17 aprile, il traffico ferroviario con l’Italia, ha dichiarato oggi la Commissione europea.

“La Francia ha precisato che si trattava di una sospensione temporanea motivata da ragioni di ordine pubblico – ha sottolineato la Commissaria europea agli affari interni Cecilia Malstroem – il che non costituisce contravvenzione al regolamento dei controlli delle frontiere di Schengen. La Francia ha agito secondo i termini di legge.”

Domenica Parigi aveva deciso di bloccare per qualche ora l’entrata ai treni provenienti da Ventimiglia, giusto in tempo per impedire l’entrata in Francia di un convoglio di migranti tunisini accompagnati da militanti dei diritti dell’uomo italiani e francesi.
Un’azione che non è piaciuta a Roma, che ha accusato il governo francese di violazione dei principi di Schengen.
Invece, secondo i vertici europei la violazione di Schengen non sussiste. Si attende ora la contromossa da parte italiana, con i ministri Roberto Maroni e Franco Frattini in prima linea ad accusare i paesi membri dell’UE di bieco opportunismo e di mancanza palese di solidarietà.

Unica eccezione la Romania, che oggi ha dichiarato la sua disponibilità ad accogliere 200 migranti tunisini in provenienza dall’Italia.