Il presidente Barack Obama raffigurato come uno scimpanzé in compagnia di mamma e papà scimmie.
L’autrice dell’ameno quadretto famigliare è Marilyn Davenport, esponente della corrente ultra-conservatrice dei Tea Party e membro del comitato del partito repubblicano dell’Orange County, a sud di Los Angeles.


Negli Stati Uniti è iniziata la corsa per le primarie delle elezioni presidenziali 2012, alle quali Barack Obama si è candidato nella speranza di essere rieletto alla guida del paese. Al contempo è iniziata la lunga stagione di veleni e coltelli che contraddistingue ogni tornata elettorale.
La trovata della Davenport si inserisce in questo contesto avvelenato ma non tutti sono propensi a farla passare sotto silenzio.
Alice Huffman, presidente della NAACP, la principale organizzazione per la difesa dei diritti nei neri d’America ha condannato la foto e ha chiesto le dimissioni della donna: “Rappresentare il presidente degli Stati Uniti in questo modo è un atto di razzismo – ha dichiarato.

La foto della Davenport è accompagnata dalla scritta “Adesso si capisce perché non c’è un certificato di nascita”, rifacendosi ad un argomento tanto caro ai Tea Party, ossia quello che Obama non sarebbe nato negli Stati Uniti.
Il presidente del comitato repubblicano dell’Orange County, Scott Baugh, ha espresso vive critiche nei confronti della collega di partito ma ha precisato che la legge della California proibisce di allontanare la Davenport dalle sue funzioni. Il massimo che si può fare è chiederle di dare le dimissioni.

Lunedì sera Marylin Davenport ha presentato le sue scuse ma ha detto che di dimissioni non vuol sentire parlare: “Mi ritengo una cristiana imperfetta – ha detto – e cerco di dare il meglio di me per onorare il Cristo. Prometto di non rifare lo stesso errore e chiedo scusa a chi si è sentito offeso dalla foto. Tutti sanno che non sono razzista. Ho persino degli amici neri.”