I transessuali dell’Asia del sud, gli “hijras” sono una presenza di buon auspicio nei matrimoni, dove vengono invitati per impartire benedizioni agli sposi, ballare e cantare.

“In conformità con la tradizione offriamo la nostra benedizione al Principe William e a Kate Middleton affinchè abbiano una vita felice – ha dichiarato Pradeep Khadka, esponente del gruppo di difesa dei diritti degli omosessuali Blue Diamond Society
Questa società ha trasmesso una lettera all’ambasciata britannica di Katmandu, in Nepal, dove propone di inviare un suo rappresentante al matrimonio, che verrà celebrato il prossimo 29 aprile nell’Abbazia di Westminster di Londra.

Malgrado siano ricercati per fidanzamenti e matrimoni, gli hijras vivono comunque segregati ai margini nella società. Siccome il loro status li rende vittime di discriminazioni soprattutto nel mondo del lavoro, l’unica maniera che hanno per guadagnarsi da vivere – oltre alle feste a cui sono chiamati – è prostituirsi o mendicare nelle strade. Oltre a non trovare un lavoro, gli hijras non possono accedere allo studio, non possono avere il passaporto e nemmeno possono aprire un conto bancario.

Gli hijras (letteralmente: ermafroditi) vanno fieri della loro personalità. Si definiscono creature che non sono né uomo né donna. Nei testi antichi venivano descritti come il risultato della parità tra le forze generatrici del padre e della madre.
Alcuni di loro praticano ancora la castrazione rituale e totale, per essere trasformati da maschi impotenti in persone nuove e potenti. Offrendo alla loro divinità protettrice i loro genitali, confidano di ricevere una straordinaria virilità nelle loro vite future.