Giovedì sera in molti si sono trovati a Sant’Antonino per assistere all’incontro del Comitato cantonale del PLRT. Una sala al completo che ha pazientemente ascoltato le tesi dei generali e dei soldati del partito, utilizzando l’applausometro per manifestare i livelli di gradimento.

Prima del Comitato si era riunita la Direttiva, che ha vissuto momenti intensi dove non sono certo mancati gli scontri verbali. A causa del battibecco su Incontro democratico con Franco Celio, il sindaco di Lugano Giorgio Giudici ha preferito andarsene e non si è presentato ai lavori del Comitato.

Il presidente Walter Gianora ha aperto la serata analizzando dal suo punto di vista i motivi della sconfitta elettorale. Fra i motivi della disfatta ha inserito in tono di accusa anche le “vergognose” correnti interne al partito. A coloro che hanno chiesto la sua testa Gianora ha ricordato che proprio molti di loro la testa non ce l’hanno.

Gianora ha poi proposto quattro punti essenziali:
1. La creazione di un gruppo neutrale di analisi
2. L’attuazione di un codice di comportamento del partito e nel gruppo parlamentare
3. Il chiarimento del ruolo delle correnti che hanno destabilizzato il partito
4. La definizione di tre punti programmatici da discutere in un congresso straordinario il 25 giugno prossimo.
Punti che a fine serata sono stati votati dal Comitato, scatenando l’ira di Jacques Ducry, che dall’esterno della sala ha apertamente parlato di metodi fascisti.

Numerosi gli interventi in sala, particolarmente apprezzato quello del giovane Alessandro Speziali salutato da un lungo applauso dopo che ha apertamente parlato di amarezza, censurando il comportamento di molti veterani che all’interno del partito proseguono le loro battaglie personali. E i risultati di questi comportamenti si sono visti il 10 aprile.
Ieri sera si é chiaramente compreso che la speranza del PLRT sono proprio i giovani, i quali hanno mostrato di avere due marce in più, di saper lavorare seriamente andando oltre gli steccati di famiglia.



Gli interventi.
Gabriele Gendotti non ha perso l’occasione di lanciare frecce avvelenate alla destra del partito, arrivando ad accusare le Donne Liberali di aver boicottato Laura Sadis.
Pronta la replica di Olga Cippà, che lo ha invitato a portare le prove delle sue affermazioni oppure a tacere. Cippà ha fatto notare all’ex Consigliere di Stato che – come si poteva chiaramente rilevare dal sito internet delle Donne Liberali – tutte le candidature femminili erano rappresentate e sostenute. “Se poi qualcuna non era una sostenitrice di Laura Sadis – ha aggiunto – “credo che questo in uno Stato libero sia perfettamente lecito”.
Del resto ad inizio campagna elettorale lo stesso Gendotti aveva chiaramente indicato in Christian Vitta il suo successore. Cippà ha poi anche ricordato come proprio Gendotti a suo tempo avesse dichiarato : “Siamo in guerra” e per guerra intendeva la lotta all’interno del partito contro la corrente a lui invisa.

Giorgio Galusero ha raccolto molti applausi quando nel suo breve intervento ha richiesto due risoluzioni da votare ancora in serata: il sostegno ai funzionari statali oltraggiati dal Mattino della Domenica e l’azzeramento di IdeaLiberale (l’annuncio di Solcà non era ancora avvenuto) e gli incontri segreti dei Radicali.

IdeaLiberale si è sciolta.
Durante la serata è giunta la comunicazione ufficiale da parte di Corrado Solcà, vicepresidente cantonale e membro di IdeaLiberale, il quale ha ufficializzato lo scioglimento di IdeaLiberale, che – ha sottolineato – era nata per sostenere il partito ma alla luce degli attuali risultati non ha più motivo di esistere.

Jacques Ducry ha affermato di non fidarsi e chiede delle prove. Ha poi ribadito il diritto sacrosanto per tutti di partecipare liberamente a qualsiasi movimento esterno al partito (leggi Incontro democratico) ribadendo che siamo in uno Stato di diritto.

Andrea Bersani, sindaco di Giubiasco, dopo aver smentito le proprie ambizioni alla carica di presidente del partito, si é rallegrato per la decisione del Comitato di mettere a disposizione il mandato. Ha poi nuovamente chiesto che nell’ordine del giorno del Congresso venga inserito il voto sull’istituzionalizzazione delle correnti, così come richiesto da IdeaLiberale. Pronta la replica di Gianora: IdeaLiberale non ha mai fatto richiesta ufficiale, motivo per cui l’argomento non é mai stato trattato.

Sergio Morisoli ha confermato che assumerà la carica in Gran Consiglio anche per rispetto ai 15mila e oltre cittadini che gli hanno dato la fiducia, ma che valuterà nel tempo se alla prossima tornata elettorale voterà ancora il PLRT.
“Alzarsi tutte le mattine – ha dichiarato – e leggere sui giornali gli attacchi provenienti dal proprio partito, seguire le trasmissioni televisive alla sera e sentirsi un extraterrestre o un ladro sono situazioni che pensate possano aver fatto piacere ad un candidato scelto da questa direttiva, votato da questo comitato? Vorrei che la Commissione analizzasse perché ad un certo momento in questo partito é scoppiato il disprezzo e l’odio verso le persone che la pensano in modo differente.”

Fra i molti interventi da segnalare anche quello del dottor Augusto Gallino, che ha chiesto al partito di distanziarsi dal nucleare e abbandonare l’idea del raddoppio del tunnel del San Gottardo.