La figlia del colonnello libico Muammar Gheddafi ha rilasciato un’intervista sul New York Times. Aicha Gheddafi, 36 anni e di professione avvocato parla della situazione in Libia e della sua famiglia, sempre più isolata ma unita come non mai in questi tempi difficili.
“Decidiamo tutti insieme quali passi intraprendere – assicura – decidiamo insieme come agire, come rispondere alle pressioni occidentali e come difenderci contro chi ci vuole morti.”


La donna critica gli insorti e li liquida come “terroristi”. Precisa che prima della rivolta gli attuali capi dei ribelli erano gli uomini di fiducia di suo padre e anche adesso sarebbero in contatto con il regime. “42 anni di collaborazione non vengono spazzati via da qualche settimana di una rivolta improvvisata – dichiara.

La donna ritiene che i governi occidentali ben presto soffriranno le conseguenze del loro attacco alla Libia : “La mia famiglia rimarrà al potere – ha affermato – Nel caso contrario l’Europa sarà invasa dagli immigrati e dai terroristi islamici. (…) Non vi sono prove delle accuse contro mio padre di aver ordinato di sparare sui manifestanti. Ma anche se lo avesse fatto, anche se avesse dato questo ordine, i danni sono comunque stati limitati.”

In conclusione, la figlia di Gheddafi critica il presidente statunitense Obama per il comportamento avuto dall’inizio della crisi libica e critica anche la Segretaria di Stato Hillary Clinton: “Se fosse stata una donna di valore non sarebbe tornata alla Casa Bianca, il luogo dove suo marito Bill Clinton l’aveva tradita.”