Il cadavere di Bin Laden gettato in mare. La collera dei religiosi islamici

Il cadavere di Osama Bin Laden, ucciso domenica notte da un commando delle forze speciali della Marina americana in Pakistan è al centro di una serie di speculazioni e di polemiche.

Secondo le fonti militari statunitensi, Bin Laden è morto colpito da una pallottola alla testa durante una sparatoria. Nell’attacco è stato ucciso anche suo figlio e un suo stretto collaboratore, mentre due delle sue mogli e diversi suoi figli sono stati arrestati.
La Casa Bianca non ha ancora deciso se rendere pubbliche le foto che mostrano il cadavere. Fonti del Pentagono hanno sottolineato che anche con le ferite alla testa il volto di Osama Bin Laden è riconoscibile.
Stando al New York Times e alla CNN, il cadavere sarebbe stato prelevato dai militari statunitensi, che dopo aver prelevato campioni per l’esame del DNA lo avrebbero gettato in mare.
“Per evitare che la sua tomba diventi un pericoloso luogo di pellegrinaggio abbiamo immerso Osama Bin Laden seguendo il rito islamico – hanno precisato i funzionari statunitensi – La tradizione islamica è qualcosa che prendiamo molto sul serio”.

La più alta istituzione dell’Islam sunnita, Cheikh Mahmoud Azab, ha reagito con rabbia a questa notizia.
“E’ impossibile immergere un cadavere in mare e affermare di aver rispettato il rito funebre islamico – ha detto il religioso – Siamo sdegnati, in quanto sono stati ignorati i precetti dell’Islam, che prescrive la sepoltura nella terra. Il corpo umano ha la sua dignità, sia che si tratti di una persona assassinata o deceduta di morte naturale. Un cadavere va rispettato, sia esso musulmano o di un’altra confessione.”