Sergio Morisoli ha comunicato alla Direttiva del PLRT di accettare la carica di Gran consigliere, come aveva anticipato al Comitato cantonale di San Antonino, ma di non aderire al Gruppo PLRT, abbandonando di fatto il partito.
Una stoccata ai vertici del PLRT, risultato anche di una campagna elettorale al vetriolo. Decisione che viene immediatamente stigmatizzata dal presidente Walter Gianora. Riportiamo integralmente le due prese di posizione.


La lettera di Sergio Morisoli

Cari Walter e Christian, ho approfittato di queste settimane di calma post elettorale per fare il punto sulla mia situazione politica. Ho rivisitato: il prima, il durante e il dopo elezioni da diversi punti di vista.
Questa mia analisi mi porta alla conclusione di accettare con gioia e soddisfazione la carica di deputato in Gran Consiglio per il quadriennio 2011-2015.
Accetto la carica, che svolgerò con impegno e rigore, per rispetto e per onorare la fiducia che 15’359 cittadine e cittadini ticinesi mi hanno dato con il loro voto preferenziale per il Gran Consiglio (ottenendo il 4. miglior risultato assoluto) e per i 20’329 preferenziali ricevuti per il Consiglio di Stato. D’altra parte tutta una serie di fatti mi fanno prendere la triste, ponderata e maturata decisione di accettare la carica di deputato ma di non aggregarmi al gruppo del PLRT in Gran Consiglio per questa legislatura.
Tengo a informarvi che dopo l’insediamento ufficiale (vedi punti da 1 a 4 dell’ ordine del giorno della seduta costitutiva del Gran Consiglio di lunedi 9 maggio 2011), svolgerò il mio mandato di deputato parlamentare come: indipendente.
Come prevede l’ordine del giorno del Gran Consiglio al punto 5 : costituzione dei gruppi mparlamentari; vogliate per favore prendere atto di questa mia decisione nel comporre il Gruppo PLRT e le relative assegnazioni commissionali. Ovviamente rinuncio ad essere inserito nelle commissioni in quota PLRT.
Tralascio di entrare nel merito degli argomenti politici/partitici, non serve più, resto però brevemente su quelli di carattere personale.
Un aspetto importante per questa decisione sono stati i numerosi articoli e le esternazioni offensive, degradanti e infamanti nei riguardi della mia persona e dei valori della mia sfera intima, avvenuti nel partito o provenienti da persone da sempre vicine al partito, prima, durante e ancora dopo le elezioni. Altrettanto grave è stata la clamorosa assenza della mia difesa di fronte a queste aggressioni incivili da parte degli organi e dei dirigenti del partito, nonché la scarsissima solidarietà dei colleghi di lista.
Il disordine e la confusione generatisi poi all’interno del partito in questo primo scorcio post elettorale mi fanno concludere che i tempi del rilancio, se ci sarà, saranno lunghi e non privi di altre vuote diatribe interne.
Da ultimo, ero sceso in campo per tentare il tutto per tutto affinché il partito potesse essere rappresentato in Governo e rilanciarsi grazie alla formula di successo composta da un liberale e da un radicale; questo mio sforzo purtroppo dalla grande maggioranza degli elettori PLRT non è stato condiviso, da diversi non è stato capito e da alcuni osteggiato con violenza in modo illiberale. I risultati lo indicano chiaramente.
Spero che questa mia decisione, seppur sofferta, sia un primo piccolo passo per ridare prestigio alla Politica cantonale dopo il decadente spettacolo dato dal PLRT negli ultimi mesi; e sia un piccolo gesto di buona volontà e chiarezza per facilitare subito il buon lavoro del nuovo Parlamento.
Questa scelta non ha nulla di personale nei confronti delle colleghe e dei colleghi eletti in Gran
Consiglio sulla lista PLRT con i quali mi auguro di poter collaborare, da indipendente, anche con loro costruttivamente su temi puntuali. Trasmetto, confidenzialmente, questo scritto per informazione e per i necessari adeguamenti formali anche allo Stimato Deputato Anziano sig. Silvano Bergonzoli e allo Stimato Segretario generale del Gran Consiglio sig. Avv. Rodolfo Schnyder.
Sicuro che la mia decisione sarà da voi compresa nei giusti termini, vi ringrazio e vi saluto cordialmente.
Sergio Morisoli

La presa di posizione di Walter Gianora
Prendo atto con amarezza, delusione e disappunto dello scritto , qui allegato, inoltrato dal sig. Sergio Morisoli, in data 3 maggio 2011, con il quale ci annuncia la sua decisione di dissociarsi dal Gruppo parlamentare del PLR per agire da indipendente.
È una decisione che biasimo, in quanto sinonimo di mancanza di rispetto verso il Partito e i suoi organi che hanno creduto in lui dandogli fiducia, e verso l’elettorato liberale radicale che l’ha eletto in Parlamento.
Stigmatizzo il fatto che, a nemmeno un mese dall’esito elettorale, lo spirito costruttivo da lui sempre e tanto declamato, si è trasformato nei fatti in un atteggiamento distruttivo.
Prendo atto, attraverso le sue giustificazioni, che anche lui dimostra di essere parte attiva di piccoli gruppi che si fanno guerra all`interno del PLRT a danno evidentemente della sua unità.
In un partito come il PLR che ha ottenuto circa il 25% dei consensi, e che ha voglia in questo momento di far chiarezza e di rinnovarsi, pur nel rispetto delle decisioni personali ma anche in quelle dell’elettorato che l’ha votato sulla lista liberale radicale, ribadisco con fermezza, che nessuno è indispensabile e chiedo quindi al signor Sergio Morisoli, dal momento che è stato eletto sulla lista del nostro Partito, di essere conseguente e coerente fino in fondo di voler valutare, in modo obiettivo, la sua permanenza in Parlamento.
Walter Gianora, presidente PLR