Il comitato direttivo cantonale dell’OCST, riunitosi il 10 maggio a Lugano, ha preso posizione in merito alla partecipazione dell’Azienda Elettrica Ticinese alla centrale termoelettrica di Lünen in Germania.

Una centrale di ultima generazione che produce nel rispetto delle norme ambientali
L’impianto di Lünen è una centrale di ultima generazione ad alta efficienza energetica (50% contro il 35% delle vecchie centrali), frutto della collaborazione di aziende pubbliche cittadine tedesche. L’impianto è provvisto di vari dispositivi innovativi per la riduzione delle emissioni e per lo stoccaggio del carbone ed è conforme alle severe normative tedesche.

Un investimento deciso nella più grande trasparenza
Questo investimento, secondo le norme della legge cantonale, era stato regolarmente sottoposto dall’AET al Consiglio di Stato che l’ha fatto proprio con il Messaggio del 9 luglio 2008. Il Gran Consiglio l’ha approvato il 23 marzo 2010, dopo approfondite analisi svolte dalla Commissione energia. Contro questa decisione favorevole al progetto i Verdi hanno lanciato un’iniziativa popolare. Il Parlamento ha elaborato un controprogetto sostenuto da un’ampia maggioranza.

Il controprogetto: una soluzione ragionevole
L’OCST è a favore del controprogetto votato dal Parlamento, che anch’esso propone di vendere la partecipazione nella centrale di Lünen, ma entro il 2035, concedendo ad AET più tempo per evitare la perdita economica dovuta ad una vendita affrettata. In questo modo inoltre si garantisce, grazie alla produzione della centrale tedesca, la copertura di una parte del fabbisogno di energia elettrica per i prossimi decenni a condizioni economicamente interessanti.

Si tratta di una soluzione ragionevole che evita la svendita della partecipazione e permette la transizione verso una produzione totalmente verde. Infatti, dal 2035 scadranno le concessioni dei grandi impianti e i ticinesi potranno rientrare in possesso dei grandi impianti idroelettrici del Cantone.

Grazie al controprogetto sarà creato un Fondo cantonale per le nuove energie rinnovabili
Inoltre, grazie alla creazione di un apposito fondo cantonale finanziato con un importo non inferiore a 0,6 centesimi per kilowatt/ora prodotto a Lünen, si potranno realizzare importanti investimenti in Ticino nelle nuove energie rinnovabili (eolico, solare ecc.) e nel risparmio energetico, consolidare un centro specifico di competenza e creare interessanti opportunità di lavoro.

L’alternativa a Lünen: acquistare energia grigia a prezzi più elevati
Anche abbandonando la partecipazione nella centrale di Lünen, nei prossimi anni sarebbe comunque necessario acquistare energia grigia sul mercato nazionale e internazionale dai grossi player, a prezzi più elevati con maggiori costi per l’AET e per i consumatori ticinesi.

Rafforziamo un polo energetico cantonale
L’Azienda Elettrica Ticinese fin dalla sua costituzione nel 1958, ha lo scopo principale di garantire l’approvvigionamento energetico del Cantone, ciò che ha consentito uno sviluppo costante dell’economia cantonale e un incremento notevole dell’occupazione.

NO all’iniziativa, SÌ al controprogetto
Votando SÌ al controprogetto si garantisce l’approvvigionamento energetico, si evitano perdite finanziarie e si consolida la politica energetica di AET con una visione moderna e responsabile a favore dell’occupazione e del promovimento economico.

O C S T
Segretariato cantonale