Nell’ambito del rispetto dell’iniziativa delle Alpi, votata nel 1994 e che prevede il passaggio dei veicoli pesanti attraverso il San Gottardo su rotaia, domenica in votazione popolare i cittadini del Canton Uri si sono espressi contro una seconda galleria autostradale.
Di tendenza opposta al decreto delle urne è invece l’esecutivo urano, contrario al progetto della Confederazione di trasferire le automobili su rotaia durante i lavori. Secondo l’Ufficio federale delle strade (ASTRA), il traforo dovrà essere sottoposto a un risanamento completo fra il 2020 e il 2025, con la chiusura al traffico autostradale per 900 giorni. I lavori verrebbero eseguiti in un’unica tappa su due anni e mezzo oppure in poco più di tre anni con la riapertura durante i mesi più congestionati dell’estate.
Lo scorso gennaio il governo del Canton Uri aveva chiesto unitamente a Ticino, Grigioni e Vallese che la Confederazione esaminasse più a fondo le conseguenze economiche di una tale chiusura. Nel frattempo i giovani UDC urani avevano chiesto l’inoltro di un’iniziativa cantonale alle autorità federali per realizzare un secondo traforo prima del 2020, con lo scopo di mantenere in esercizio entrambi i tunnel con una sola corsia per parte.
A questa iniziativa il governo del cantone aveva contrapposto un controprogetto per costruire una seconda galleria rinunciando al risanamento di quella esistente.