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Secondo l’UPI (Ufficio prevenzione infortuni) dal 1999 al 2009 in Svizzera, ad eccezione del Ticino, si è registrata, su tutti i tipi di strade, una diminuzione del 10% degli incidenti gravi. Invece nelle città del nostro cantone si è avuto un incremento dell’8%. Le vittime tra i motociclisti sono cresciute addirittura dell’80%, contro il 21% nella Svizzera romanda (in quella tedesca il numero è rimasto stabile).
E secondo una notizia apparsa su internet il rischio di essere coinvolti in un incidente stradale grave varia fortemente secondo la regione linguistica: su 100’000 abitanti, rispetto alla Svizzera tedesca in Ticino quasi il doppio delle persone si infortuna gravemente, mentre la Romandia si colloca nel mezzo.
Ormai siamo quasi in estate, è una bellissima stagione e la aspettiamo con passione. Questa bellezza viene rovinata da un problema: i motociclisti. La maggior parte di loro sono irresponsabili, arroganti, incoscienti e alcune volte pericolosi per il modo in cui guidano.

I dati dell’UPI sugli incidenti motociclistici parlano chiaro, i sinistri sono cresciuti in modo sconcertante, mettendo la vita dei centauri e quella degli altri in grave pericolo (morte, malattia psicologica o invalidità permanente). A destra, sinistra, avanti e dietro, automobilisti accompagnati con le moto come se fossero presidenti, un disagio che non ha limiti. Gare di velocità, rumori insopportabili, insulti ai conducenti d’auto che non fanno passare le moto tra le due corsie o perché guidano la vettura in modo corretto. Confusione nel condurre, manovrare, aprire la finestra a causa dell’inquinamento per via della moto. Guidare in senso contrario con una velocità elevatissima, giochi pericolosissimi per strada, come ad esempio le impennate. Il mancato rispetto delle regole della circolazione sul sorpasso, che i motociclisti effettuano come e dove vogliono. Alcuni fanno manovre rischiose malgrado sulla moto ci sia un figlio, un parente, un amico, senza tener conto del fatto che così non si dà il buon esempio nell’ educare al rispetto delle regole.

Torno al rumore causato da queste moto: rompe i timpani. Non lo si può più ignorare. A volte spaventa i nostri anziani che sono molto sensibili, i nostri bambini e tutte le persone che non sopportano più certi livelli di decibel.
Vorrei porre una domanda ; Dov’è la responsabilità per quello che riguarda il rumore, l’inquinamento dannoso per la nostre salute, il mancato rispetto delle regole della circolazione stradale, il rischio causato alla vita dei motociclisti stessi e a quella degli altri utenti della strada?
Che dire dei comportamenti maleducati verso i conducenti d’automobile? E del fatto che certi motociclisti, per tragitti brevi, non indossano neanche il casco? Perchè molti non rispettano l’obbligo di restare in colonna e fanno a gara per essere i primi davanti al semaforo rosso, pronti a scattare non appena appare il giallo? Perchè danno vita a vere e proprie gare quando le strade sono vuote,soprattutto la domenica? Perche in autostrada guidano a velocità elevatissima, a volte paurosa, inimmaginabile?

La responsabilità non è solo verso se stessi, ma anche verso la comunità. In caso di incidente grave diventano un peso per tutti se non sono più in grado di lavorare per invalidità.
Secondo me questi abusi continueranno ed aumenteranno finché non verrà assunta una completa responsabilità da parte di tutti. Ognuno di noi deve essere cosciente dei suoi doveri. I motociclisti non possono essere un’eccezione. La Svizzera è un paese turistico e lo è soprattutto il nostro cantone. Penso sia inopportuno comportarsi in modo irresponsabile sulle strade (anche se è vero che spesso i motociclisti stranieri non sono un esempio). Bisogna combattere questi abusi in modo forte e veloce. Aumentare gli effettivi della polizia sul terreno, perche con tutto quello che sta succedendo bisogna dare una mano agli agenti che già oggi sono impegnati (loro non possono fare tutto). Aumentare i blocchi di polizia specialmente in certe strade molto trafficate (lungolago di Lugano, strada per Agno e l’autostrada). Occorrerebbe valutare molto bene prima di concedere la patente. Quello che noi vediamo è una follia, soprattutto quando un motociclista che circola con la L fa manovre spericolate.

Ci vuole più sensibilizzazione per chi guida una moto, utilizzando tutti i mezzi di comunicazione (radio, televisione e giornali). Anziani, bambini e tutti noi abbiamo il diritto di chiedere ed esigere dai motociclisti di rispettarci maggiormente come cittadini, di pensare di più alla nostra sicurezza e tranquillità, di ossequiare le regole di questo paese, di essere responsabili verso gli altri e coscienti che la nostra vita, e anche la loro, è un bene preziosissimo che va salvaguardato.

Karim Ziwamil
Già candidato del PPD al Gran Consiglio