Il 90enne predicatore americano Harold Camping sostiene che, sulla base di codici celati fra le parole della Bibbia, sabato 21 maggio il nostro pianeta verrà devastato da una serie di violentissimi terremoti.
Semmai Camping dovesse sbagliarsi e il 21 maggio non accadrà nulla di quanto ha previsto, niente paura: la prossima Apocalisse è annunciata per il 17 ottobre, quando la cometa Elenin passerà vicino alla Terra portandosi appresso “un reale pericolo di impatto”.

L’annuncio della scoperta della cometa da parte di un certo Leonid Elenin risale al dicembre 2010. Elenin era stato presentato come uno scienziato ed astronomo russo che nessuno però aveva mai visto e di cui nessuno aveva mai sentito parlare prima.
C’è chi pensa che lo scienziato non sia una persona reale ma una copertura per annunciare l’arrivo di una cometa considerata pericolosa per la Terra e il cui nome sarebbe composto dalle iniziali delle seguenti parole: Extinction Level Event Nibiru Is Near. Che tradotto suona più o meno come “evento livello di estinzione. Nibiru è vicino”.

Nibiru è un presunto pianeta di cui aveva parlato per primo lo scrittore Zecharia Sitchin, che ne avrebbe trovato l’esistenza su manoscritti e immagini risalenti agli antichi Sumeri. Per dirla in breve, Nibiru sarebbe servito come pianeta di sosta agli extraterrestri in viaggio verso la Terra per impiantarvi la vita.
Ora, chi è addentro a queste questioni ritiene che Nibiru e la cometa Elenin siano strettamente connesse. Infatti sarebbe stata proprio la forza di attrazione gravitazionale di Nibiru ad attirare la cometa verso il nostro sistema solare.

Lo scorso febbraio, con l’ausilio dei potenti telescopi della Nasa, due astrofisici dell’Università della Louisiana, John Matese e Daniel Whitmire, avevano teorizzato l’esistenza di un enorme pianeta, che avevano chiamato Tyche, per spiegare il cambiamento nella traiettoria delle comete che entrano nel sistema solare. Proprio come successo ad Elenin. Tyche sarebbe Nibiru? Inutile precisare che l’accostamento appassiona gli addetti ai lavori.
Tornando alla cometa Elenin, quel che si teme non è tanto un suo diretto impatto con il nostro pianeta (la sua orbita è talmente ampia da escludere una collisione), quanto piuttosto le conseguenze del suo avvicinamento massimo. Questa vicinanza eccezionale potrebbe causare un cosiddetto “vortice di attrazione gravitazionale” che potrebbe trascinare con sè e far precipitare sulla Terra meteoriti e altri piccoli corpi celesti.

Seppur nega qualsiasi collegamento con l’arrivo della cometa, negli Stati Uniti la Federal emergency management agency sta installando telecamere di sorveglianza in tutto il paese per monitorare la caduta di meteoriti. L’operazione è stata denominata “What’s Hitting Earth?” (Cosa colpisce la Terra?).