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Un termovalorizzatore dei rifiuti pulito, sorvegliato e trasparente. Non ne esiste un altro simile in tutta la Svizzera, Queste le parole di lode di Lorenzo Fornara, direttore dell’impianto ICTR di Giubiasco espresse giovedì durante la presentazione del bilancio del primo anno di esercizio completo.

L’impianto rifiuti di Giubiasco dunque funziona bene malgrado le tante critiche che continuamente giungono da più parti.
Le prestazioni ambientali si sono rivelate ben oltre le attese, sia per quanto riguarda le emissioni gassose sia per la qualità dei residui solidi e liquidi del processo.
La Sezione protezione aria acqua e suolo ha certificato che la concentrazione degli inquinanti emessi dal camino è molto inferiore ai limiti di legge e a quelli previsti dalla licenza edilizia. Le polveri si sono attestate a 0,01 microgrammi per metro cubo d’aria, 1000 volte sotto il limite previsto da Berna.
Molto inferiori ai limiti anche ossidi di azoto e zolfo, i composti del cloro e il monossido di carbonio.

“Dopo tutte le critiche degli scorsi anni durante i quali abbiamo sentito affermazioni oltre il limite della buona fede, oggi a darci ragione sono le cifre. Cifre che per la prima volta in Svizzera vengono messe a disposizione di tutti in modo massimamente trasparente anche se ciò ha richiesto un lavoro considerevole – ha osservato il Consigliere di Stato e vice presidente dell’Azienda cantonale dei rifiuti Marco Borradori – Le cifre attestano che l’impianto di Giubiasco non è sovradimensionato rispetto alle necessità del Ticino e del Moesano vista la quantità di rifiuti apportata e smaltita e che funziona senza arrecare danno all’ambiente.”

Claudio Broggini direttore dell’ACR, considera positivi anche i dati riguardanti il traffico connesso all’impianto. Le emissioni dei camion in arrivo e partenza sono già inferiori a quelle a suo tempo previste in caso di costruzione del binario ferroviario elettrificato. Questo grazie all’ottimizzazione dei veicoli e della logistica: il numero dei trasporti indotti dall’ICTR è sceso da 36’500 veicoli annui a circa 22’500.
A contribuire al miglioramento anche il contenimento dei viaggi necessari per il trasporto dei residui solidi a Lostallo. Nel 2010 ne erano stati effettuati 2’158 (sui 3’100 previsti)) per depositare in discarica 32’693 tonnellate di scorie e 4’183 di ceneri.