Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/clients/d43697fba9b448981cd8cd1cb3390402/web/content/themes/newsup/single.php on line 88

Da tempo si guarda, e con giustificata preoccupazione, all¹ipotesi di una bolla immobiliare in Ticino, la quale avrebbe conseguenze estremamente negative. A maggior ragione in considerazione del numero, assolutamente esorbitante, di padroncini e ditte estere attive su territorio ticinese: se questa presenza non ha ancora provocato danni irreparabili nel tessuto economico locale, lo si deve solo al fatto che l’edilizia “tira”. Nel caso di una bolla immobiliare, però, tutti i nodi ­ e che nodi! verrebbero al pettine.

Cartina di tornasole indispensabile per un’analisi della situazione sono delle informazioni attendibili circa il numero di appartamenti sfitti in Ticino.
Ebbene, i dati sugli appartamenti sfitti forniti dall’Ufficio cantonale di statistica (USTAT) non sarebbero attendibili per nulla.
Secondo i dati USTAT, infatti, a Lugano nel 2010 ci sarebbero stati 228 appartamenti vuoti, mentre secondo i servizi comunali la cifra reale dello sfitto si aggira attorno ai 2000: ossia dieci volte di più!
Altri dati forniti dall’USTAT a questo proposito appaiono già a prima vista non plausibili, come quello secondo il quale a Locarno gli appartamenti vuoti sarebbero 18. Ci sono inoltre parecchi Comuni sopra i 1000 abitanti nei quali, secondo l’USTAT, non ci sarebbe alcun appartamento vuoto, ciò che è manifestamente irrealistico.

Ci sono quindi fondati motivi per ritenere che i dati dell¹Ufficio cantonale di statistica sugli appartamenti vuoti siano ben lontani dal corrispondere alla reale situazione sul territorio.

Chiedo pertanto al lodevole Consiglio di Stato:
1. Come vengono calcolati i dati USTAT sugli appartamenti vuoti?
2. Come si spiega l’enorme discrepanza tra questi dati e la situazione reale sul territorio?
3. Cosa si farà affinché i dati dell’USTAT sullo sfitto in Ticino diventino fedefacenti?

Lorenzo Quadri, Lega dei Ticinesi