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L’ex-presidente egiziano Hosni Moubarak e i suoi due figli Alaa e Gamal saranno giudicati di fronte ad un tribunale penale per le accuse di omicidio volontario dei manifestanti durante la rivolta di gennaio e febbraio al Cairo, così come per abuso di potere e sperpero di danaro pubblico.
Questa decisione mette fine alle speculazioni secondo le quali l’82enne ex presidente avrebbe ottenuto la garanzia di vedersi risparmiata una pubblica umiliazione da parte dell’esercito, che lo scorso 11 febbraio lo aveva spinto a dare le dimissioni dopo 30 anni passati alla guida dell’Egitto

Moubarak è agli arresti insieme ai figli e alla moglie a Charm el Sheikh. Sarebbe malato ma in condizione di essere portato in tribunale. L’infermeria dell’ospedale del Cairo starebbe equipaggiandosi per accoglierlo.
La decisione di processare i Moubarak è stata resa nota tre giorni prima della dimostrazione prevista nella piazza Tahrir al Cairo, dove sono riprese le manifestazioni per denunciare l’immobilismo dell’esercito, che dalla partenza di Moubarak ha assunto il controllo del paese e delle istituzioni.
I vertici militari avevano promesso di consegnare il potere ad un governo eletto democraticamente ma sinora nulla è stato fatto in questo senso, né si ha sentore delle riforme promesse.
Portando Moubarak e i figli in tribunale i generali al potere sperano di calmare la popolazione. Non è da escludere che per i tre uomini venga richiesta la condanna capitale.