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L’agenzia di rating statunitense Standard & Poor’s mantiene la pressione sull’Italia. Dopo che settimana scorsa aveva modificato da stabile a negativo l’outlook sul debito pubblico ora annuncia il ribasso delle prospettive per Mediobanca, Bnl, Findomestic e Intesa SanPaolo. I rating degli istituti restano per il momento invariati.

S&P motiva la manovra con il fatto che queste banche dipendono molto dal mercato domestico: un abbassamento del rating sull’Italia avrebbe come conseguenza anche un downgrade dei rating assegnati alle banche.
Tra i fattori negativi di Intesa Sanpaolo, S&P cita la “concentrazione del business in Italia, dove il rischio economico è più elevato rispetto alla media europea, una qualità degli asset inferiore rispetto a istituti europei simili e la forte concentrazione su un solo marchio.”
A sfavore di Mediobanca ci sono “l’elevato focus delle attività in Italia, un alto livello di concentrazione del business e un profilo degli impieghi vulnerabile al rischio di eventi.”
In Borsa i titoli Intesa (-1,06%) e Mediobanca (-0,47%) hanno chiuso in rosso e oggi altre banche italiane registrato performance peggiori. Un fatto considerato normale a causa del taglio dell’outlook di settimana scorsa.