Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/clients/d43697fba9b448981cd8cd1cb3390402/web/content/themes/newsup/single.php on line 88

Il controprogetto all’iniziativa dei Verdi No al carbone, è un goffo tentativo di salvare la politica
disastrosa di AET e riabilitare i grossi errori commessi in questa operazione.
A favore del controprogetto non vi sono argomentazioni concrete per cui si possa decidere a suo favore. I suoi sostenitori, richiamando al buon senso i ticinesi, insinuano la paura e l’incertezza, profetizzando cupi scenari apocalittici che vedrebbero i ticinesi tremanti di freddo al buio impossibilitati a pagare le bollette.

Con i se e con i ma la storia non si fa e quindi passiamo ai fatti.
Il controprogetto non porta nessun cambiamento: AET come già previsto, si sporcherà di carbone fino al 2035 inquinando allegramente in Germania grazie allo sfruttamento del lavoro di minori ed adulti nelle miniere di carbone ed alla distruzione dell’ambiente in Colombia.
Occhio non vede cuore non duole, finché non si sporca in casa tutto va bene. E’ riconosciuto da tutti che il carbone è la fonte energetica più inquinante: sporca l’aria, mette in pericolo la salute fisica e sociale delle persone e distrugge l’ambiente.
Anche se la centrale sarà tecnologicamente moderna, le sue emissioni nocive avranno lo stesso impatto distruttivo di quelle di centrali meno moderne. Le stesse garanzie tecnologiche sono state portate in favore della costruzione di centrali nucleari e purtroppo tutti sappiamo com’è andata a finire.
Economicamente i vantaggi economici di quest’operazione sono tutti da dimostrare, di sicuro
è un investimento ad alto rischio con molte ombre e poche luci.

I costi della centrale sono raddoppiati da 700 a 1400 milioni, il prezzo del carbone sta aumentando in modo costante (+30% nell’ultimo anno), a causa dei ricorsi che verranno inoltrati dalle varie organizzazioni e privati vi è la probabilità che la realizzazione della centrale si allunghi se non cancellata. Affermare che il controprogetto è a favore delle rinnovabili è ridicolo.
Per lo sviluppo delle fonti rinnovabili si si prevede di destinare in 30 anni la misera somma di ben 160 milioni (ca 5 milioni all’anno). Misteriosa è pure la logica per cui si deve spendere nel carbone per vincolare i soldi i soldi nelle rinnovabili.
E’ proprio per ridare dignità al buon senso che bisogna votare SI all’Iniziativa e NO al
controprogetto. Il buon senso pretende che si esca subito dal carbone per limitare i danni sociali, ambientali ed economici.
Il carbone è sporco eticamente, sporca l’ambiente ed è nocivo alla salute di bambini ed adulti. Votare SI all’iniziativa e NO al controprogetto vuol dire rinnovare la politica energetica di AET, che dovrà sviluppare una strategia seria fondata sula produzione locale di energia pulita e sull’efficienza energetica.
SI all’iniziativa e NO al controprogetto.

Francesco Guerriero
Verdi del Ticino