Il Forum mondiale sui paradisi fiscali, incaricato di valutare le leggi e le pratiche degli Stati, si riunirà domani e mercoledì alle Bermuda per adottare i rapporti riguardanti diverse nazioni, fra cui la Svizzera, la Francia e gli Stati Uniti.

Quella di domani è la terza riunione del Forum sul tema della trasparenza e dello scambio di informazioni ai fini fiscali. L’istanza, che risponde all’Organizzazione della cooperazione e dello sviluppo economico (Ocse) esaminerà gli sforzi realizzati da quei paesi che molte Ong ritengono essere paradisi fiscali e fra i quali vi è anche la Svizzera.
La Svizzera figurava nelle prime liste di paradisi fiscali pubblicate dall’Ocse nella primavera del 2009, dopo che il G20 di Londra aveva deciso di fare della lotta all’evasione fiscale una priorità mondiale. Liste che con il passare dei mesi si sono accorciate di molto, avendo gli Stati incriminati firmato tutta una serie di convenzioni bilaterali per lo scambio di informazioni fiscali.


Il Forum mondiale sui paradisi fiscali prenderà in esame anche gli Stati Uniti, a causa delle situazione poco chiara dello Stato del Delaware, l’Italia, la Francia, l’Ungheria, la Nuova Zelanda e l’Isola di Man.