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L’assemblea dell’UDC ha deciso il prossimo lancio di un’iniziativa popolare per limitare l’afflusso in Svizzera di lavoratori stranieri.
Il presidente del partito Toni Brunner punta il dito contro Schengen e contro l’accordo di libera circolazione stipulato con l’Unione europea. Fattori che hanno fatto salire in maniera esponenziale la percentuale di lavoratori stranieri nel nostro paese.
Con tutti i disagi che ne conseguono: aumento del traffico, aumento della richiesta di alloggi e dunque del costo degli affitti, diminuzione dell’offerta lavorativa per i residenti. In pratica la Svizzera non ha più il controllo della politica di immigrazione, come ha sostenuto il consigliere federale Ueli Maurer.

Il testo dell’iniziativa punterà a reintrodurre annualmente contingenti per tutte le categorie di stranieri, con attenzione alla priorità verso i lavoratori già residenti in Svizzera. Inoltre, chi intende stabilirsi nel nostro paese dovrà già avere un lavoro e dovrà essere in grado di mantenersi e di integrararsi a livello sociale ed economico.