Ore 22.23 ca. di martedì 31 maggio. Il Servette, vincendo la partita per 3 a 1 contro il Bellinzona è promosso meritatamente in Super League. Qual è l’unico pensiero dei vari Invernizzi e Giannoni? Salvaguardare il proprio posto a Comano ben sapendo che senza una squadra nella massima divisione calcistica i mezzi per l’ammiraglia di Comano saranno notevolmente ridotti. E quindi? E quindi la domanda regina a giocatori affranti e dirigenti delusi qual è : “Non sarebbe ora del FC Ticino ?”.

A parte l’intempestività dell’argomento in una situazione emotivamente molto forte dove si è consumato un vero e proprio fallimento sportivo, un professionista con un minimo di buon senso dovrebbe sapere molto bene che a circa un mese dall’inizio del campionato le varie dirigenze stanno portando a termine un lavoro non indifferente per assicurare alle proprie compagini e sostenitori, una stagione dignitosa.
E allora? Che dire per il nostro calcio? Molto semplice. Fintanto ci saranno investitori con soldi tintinnanti l’illusione di poter un giorno competere con Basilea, Zurigo o Grasshoppers, può continuare mentre sarebbe almeno opportuno entro il termine della stagione 2011/2012 che le quattro dirigenze di Challenge League o di ciò che ne sarà (in bene se promosse o in male se relegate) si sedessero attorno ad un tavolo per decidere chi promuovere a rappresentativa ticinese nella serie A, chi mantenere in serie B con l’impegno di lavorare e formare i giovani talenti e chi sacrificare alle leghe inferiori, per il bene del nostro calcio.

Giosualdo Magro