Un accordo provvisorio dei paesi membri della Zona euro prevede che la Grecia riceva un nuovo aiuto finanziario per 100 miliardi di euro. Un aiuto che però obbligherà il paese a maggiori risparmi e a maggiori privatizzazioni.
Il premier greco Papandreou ha promesso di accettare questo aiuto per sopprimere la burocrazia, snellire il sistema e potenziare le privatizzazioni. Nella sua edizione odierna, il quotidiano olandese De Volkskrant ritiene che queste siano concessioni non prive di rischio, perché in Grecia sta aumentando l’opposizione verso la pressione di FMI, UE e Bce. I greci sono molto critici verso l’austerità imposta al loro paese ed è facile prevedere che questo atteggiamento continuerà ad aumentare, portandosi appresso conseguenze politiche negative.
Oltre a un crescente disagio interno la Grecia potrebbe essere penalizzata anche sul piano internazionale.
I governi di Germania, Finlandia e Paesi Bassi tendono a rendere più severe le loro condizioni nei confronti di Atene per timore di essere giudicati deboli dalla popolazione. Facendo questo però dimenticano che troppa severità verso la Grecia potrebbe causarne il fallimento. Con conseguenze negative per loro stessi e per gli altri paesi creditori.