In Portogallo i conservatori hanno vinto le elezioni legislative del fine settimana. Pedro Passos Coelho ha ottenuto il 39% dei consensi e succederà al capo del governo socialista Josè Socrates, che ha invece raccolto il 28% dei voti.

Il governo di Coelho avrà il compito di far uscire il paese dalla grave crisi finanziaria e ridare speranza a cittadini scoraggiati e coscienti che anni difficili stanno arrivando.
Coelho dovrà privatizzare le aziende pubbliche, aumentare le imposte, ridurre le spese e limitare le indennità di licenziamento. Ha già fatto sapere che il numero dei ministri del suo governo sarà ridotto a dieci, il che preoccupa i dipartimenti che verranno ristrutturati, come ad esempio quello della Cultura.
I politici portoghesi temono che quanto accade in Grecia si riprodurrà anche in Portogallo, con l’Unione europea che imporrà misure di austerità quale condizione per un programma di salvataggio. Situazione che potrebbe aggravare la recessione.

C’è poi chi sostiene che da solo difficilmente Coelho riuscirà a far uscire il paese dalla crisi e che per attuare le riforme finanziarie sarà necessaria una coalizione con i socialisti. Un’unione politica e un programma di austerità comune permetterebbero di realizzare le misure più urgenti, che è quanto la popolazione ha bisogno.