Il tribunale di Tirana, capitale dell’Albania, ha respinto la causa contro Dick Marty per calunnia e diffamazione intentata dal presunto proprietario della “Casa Gialla”, l’edificio in cui alla fine degli anni ’90 sarebbero avvenuti gli espianti per un traffico di organi in Kosovo e Albania.
Stando a quanto scrive il quotidiano di Belgrado “Vecernje novosti”, la famiglia albanese Brama ha chiesto a Marty un risarcimento di 200mila euro.
Il Tribunale di Tirana ha respinto la causa argomentando che nel rapporto che Marty aveva presentato al Consiglio d’Europa non accennava ad un coinvolgimento della famiglia Brama negli espianti che avvenivano nella “Casa Gialla”. Se ne ha parlato, Marty lo avrebbe fatto unicamente con i media.