Secondo indiscrezioni, la casa automobilistica americana General Motors starebbe pensando di cedere al gruppo cinese Baic (Beijing automotive industry holding company) il marchio tedesco Opel (che detiene dal 1929) e quello britannico Vauxhall. Dopo essere tornata numero uno del settore, grazie agli ottimi risultati conseguiti nel 2010, GM sopporterebbe sempre meno i risultati negativi delle due società (nel 2010 Opel ha registrato una perdita di 280 milioni di euro).
Karl-Friedrich Stracke, il nuovo direttore generale di Opel, si è detto deluso che da parte dei vertici di General Motors non sia giunta nessuna smentita a queste voci, ma ha ribadito che certamente si tratta di speculazioni e nulla più.
Stefan Bratzel, esperto del settore, sostiene che “se GM non ha commentato le indiscrezioni riguardo alla cessione di Opel e Vauxhall significa che non ha preso alcuna decisione e che ogni opzione resta aperta.”
Una simile analisi è stata fatta da Ferdinand Dudenhöffer, del Centro di ricerca automobili di Duisburg, in Germania : “E’ possibile che il gruppo Baic abbia fatto un’offerta e che General Motors la stia valutando, ma nulla più di questo.”
Baic, uno dei maggiori fabbricanti cinesi di automobili, aveva proposto a GM di acquistare il marchio Opel già nel 2009, ma le trattative non erano andate in porto. Per questa società mettere le mani su un marchio del calibro di Opel sarebbe molto importante, l’entrata ideale nel mercato europeo dell’auto e l’acquisizione di una tecnologia che l’industria automobilistica cinese non possiede.
Malgrado i cattivi risultati dello scorso anno Opel prevede di fare investimenti per 11 miliardi di euro e proporre 30 nuovi modelli entro il 2014. Dopo tre anni consecutivi di cifre rosse prevede inoltre che nel 2012 tornerà a registrare un utile.
Stefan Bratzel considera che General Motors dovrebbe valutare a fondo se sia conveniente, sul lungo termine, ritirarsi dal mercato europeo. L’Europa rimane il primo mercato mondiale dell’auto e – secondo lui – lo resterà anche in futuro.
(Fonte : AFP)