L’eventuale ritiro da parte del Municipio di Lugano del messaggio per la protezione dei beni culturali suscita forti opposizioni da parte della Stan, la Società Ticinese per l’arte e la natura.
Come si legge oggi su La Regione, il segretario della Stan, Paolo Camillo Minotti ha dichiarato “Spero proprio che l’Esecutivo non avalli questa miope visione dello sviluppo della città visto solo nell’ottica del massimo interesse a breve termine dei costruttori di edifici dozzinali e speculativi e dei privati intenzionati a vendere loro il sedime al prezzo massimo possibile!”

Minotti indirizza poi il suo malcontento sulla testa di Giorgio Giudici, sindaco di Lugano, per quando dichiarato da Giudici sul Giornale del Popolo, ossia che “La nostra soluzione viene stravolta senza valutarne le conseguenze.”
Minotti definisce al limite dell’incredibile l’insensibilità e il furore distruttore di Giudici, “che non tollera nemmeno che possano essere salvati contro il suo regale preavviso anche solo 33 (dicasi trentatré) edifici.”