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Quattro esponenti della politica francese hanno presentato sul quotidiano Le Monde le loro proposte per evitare un effetto contagio della crisi del debito greco all’insieme della Zona euro.

Marine Le Pen, presidente del Front national
“Niente salverà l’euro. La moneta unica è condannata, non vi è una soluzione per uscire da questa crisi. Quel che va fatto è anticipare il crollo dell’euro e lasciare la moneta unica, una soluzione che sostengo dall’aprile 2010, quando erano apparsi i primi segni della crisi greca.
La Grecia non può essere salvata, non potrà mai rimborsare il suo debito. Stiamo perdendo tempo e questo tempo ci costa una fortuna. E’ ora di smettere di versare decine di miliardi di euro nel buco del debito greco. Nel caso contrario dopo il crollo della Grecia vi sarà il crollo del Portogallo, della Spagna, dell’Italia e anche della Francia.”

Jean-Luc Mélenchon, copresidente del Parti de gauche
“Prima di tutto va spento l’incendio e costruita una barriera taglia-fuoco: la Banca centrale europea deve riacquistare i titoli del debito pubblico degli Stati. Poi va accettata la svalutazione dell’euro come un fattore positivo. Abbiamo bisogno di una moneta che valga meno di un dollaro. Per bloccare l’iper-inflazione che ci minaccia, gli Stati Uniti devono subito smettere di stampare moneta.
Dobbiamo rimettere l’economia sui binari e orientarla in una direzione diversa. Il futuro è la pianificazione ecologica, il blocco delle nuove entrate nell’Unione europea, la fine del libero scambio e l’inizio della cooperazione internazionale. E’ anche necessario condividere la ricchezza, aumentare i salari e sviluppare i servizi pubblici.”

François Bayrou, presidente del Movimento democratico
“E’ necessario rendersi conto del rischio della situazione greca. Un fallimento della Grecia o una drastica ristrutturazione del suo debito creerebbe per la prima volta una situazione in cui un paese della Zona euro è incapace di far fronte ai suoi impegni. I tassi aumenterebbero e questo sarebbe una catastrofe per gli altri paesi oberati dai debiti.
E’ dunque necessario manifestare solidarietà, mutualizzare il debito fra paesi europei con la creazione di una cassa comune che prenda a prestito a nome degli Stati, in buoni del Tesoro europei. Ovviamente questo significa che si deve definire una governanza della Zona euro, competente per ottenere il risanamento dei paesi in disequilibrio finanziario”.

Jean-François Copé, segretario generale dell’UMP (Unione Movimento Popolare, il partito diretto da Nicolas Sarkozy)
“Nicolas Sarkozy e Angela Merkel hanno saputo trovare una posizione comune per aiutare la Grecia ad accellerare il suo piano di risanamento nazionale, dando al contempo la possibilità agli investitori privati di portare il loro aiuto.
Questo nuovo piano di aiuti deve essere applicato rapidamente per rassicurare tutte le parti finanziarie coinvolte e tenere lontani gli speculatori. Salvare la Grecia significa proteggere la nostra economia e l’euro. La situazione in Grecia mostra anche come la crescita non deve più essere finanziata dal debito ma dal lavoro”.