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Da gennaio a maggio di quest’anno la Guardia di Finanza italiana ha scoperto redditi non dichiarati per oltre 23 miliardi di euro – in linea con le cifre dei primi cinque mesi dello scorso anno – ed Iva evasa per 5.5 miliardi di euro – un aumento del 64% rispetto allo stesso periodo del 2010).

Lo scorso 11 giugno, intervenendo al forum dei Giovani industriali a Santa Margherita Ligure, il ministro italiano dell’economia Giulio Tremonti aveva definito l’evasione fiscale “un grande serbatoio” dal quale il governo può sicuramente attingere enormi risorse. E’ dunque consapevole che la maggior parte degli italiani che evadono il fisco vanno ricercati in Italia e non all’estero – ad esempio in Svizzera.
L’Italia detiene il record di evasori fiscali in Europa. Secondo il Rapporto annuale 2010 redatto dallo Sportello del Contribuente, il fisco italiano incassa solamente il 10,4% delle somme accertate.
I principali evasori in risultano essere gli industriali (32%), seguiti da bancari e assicuratori (28%), commercianti (12%), artigiani (11%), professionisti (9%) e lavoratori dipendenti (8%).