Il rapporto annuale 2010 dell’Ufficio federale di polizia fedpol sostiene che per rafforzare la loro presenza nel nostro Paese, le organizzazioni mafiose italiane cercano per le loro attività nell’ambito della criminalità economica di collaborare specificamente con esperti del mondo finanziario e bancario. …. Presunti esponenti delle organizzazioni mafiose hanno le loro basi soprattutto nei Cantoni di frontiera.
Il fenomeno è purtroppo in costante ascesa. La presenza di organizzazioni mafiose minaccia la sicurezza della vita quotidiana attraverso attività illecite ed occulte con lo spaccio di droga, furti, rapine, sequestri ed estorsioni, di grave pregiudizio per il libero mercato e mettendo a repentaglio l’indipendenza delle istituzioni dello Stato di diritto. Il Ticino, grazie alla vicinanza con la Repubblicai taliana, è indubbiamente un’isola felice per questo genere di attività che devono essere tempestivamente e efficacemente combattute.
Chiedo pertanto al Consiglio di Stato:
1. La presenza di organizzazioni mafiose in Ticino rappresenta, stando a quanto può essere a conoscenza del nostro Governo, una realtà concreta e preoccupante oppure si limita a situazioni isolate che non incidono nei nostri meccanismi istituzionali?
2. La nostra Polizia Cantonale è sufficientemente dotata di uomini e mezzi adeguati atti ad individuare e contrastare dette attività criminose?
3. Esistono casi concreti e conosciuti di estorsioni consumate sul nostro territorio e se sì, quanti ne verrebbero denunciati da aziende, ristoratori, commercianti e vittime singole in generale?
Paolo Pagnamenta
Partito Liberale Radicale Ticinese