Nello Stato del Nebraska la centrale nucleare di Fort Calhoun è ancora invasa dalle acque della piena del fiume Missouri. La Omaha Public Power, azienda responsabile della centrale, insiste nell’assicurare che il combustibile nucleare è all’asciutto e che il sistema di raffreddamento funziona malgrado l’incendio che si è sviluppato nel reattore.
“Il rischio di un disastro nucleare è molto basso – ha detto martedì uno dei dirigenti dell’azienda, Gregory Jaczko – la centrale di Fort Calhoun è preparata ad eventi simili. I sistemi di sicurezza sono ben protetti. Sacchi di sabbia e altro materiale sono stati approntati per impedire che l’acqua del fiume raggiunga i macchinari e metta fuori uso il sistema elettrico di raffreddamento. Inoltre, il nostro staff tiene costantemente la situazione sotto controllo.”
Malgrado queste rassicurazioni, su richiesta della Nuclear Regulatory Commission (Nrc), il livello di gravità alla centrale nucleare di Fort Calhoun mantiene un valore pari a 4, su una scala di 7 livelli.
Stando ad un’inchiesta condotta per diversi anni dall’Associated Press, gli Stati Uniti sono assolutamente impreparati ad una catastrofe nucleare.
Le installazioni nucleari del paese sono datate e in molti casi comportano seri rischi. Ad esempio, almeno 27 dei 104 reattori nucleari del paese perdono quantità pericolose di agenti altamente nocivi nelle acque sotterranee.
Addirittura, a ben 66 centrali è stata rinnovata la licenza per ulteriori 20 anni di attività oltre la data massima prevista per il loro funzionamento. Molti di questi impianti si trovano nelle aree rurali, dove dagli anni ’80 la popolazione è quadruplicata.
Desta preoccupazione anche la vicinanza delle centrali nucleari a zone urbane densamente popolate, come ad esempio la centrale di Indian Point, che si trova ad una sessantina di chilometri da New York.
Un rapporto dell’agosto 2010 condotto dalla Nuclear Regulatory Commission sulla resistenza ai terremoti ha valutato Indian Point l’impianto nucleare più a rischio degli Stati Uniti, ancora più a rischio delle centrali della California.
Secondo la Nrc, le probabilità che il nocciolo dei reattori venga danneggiato sono 1 su 10mila, sette volte sopra la media nazionale. I due reattori della centrale di Indian Point sono entrati in funzione nella metà degli anni ’70 e generano il 30% dell’elettricità consumata a New York City.