Stamani a Bellinzona il Consiglio di Stato ticinese doveva decidere se rimborsare o meno la quota dell’imposta alla fonte dei frontalieri all’Italia, termine di pagamento: il prossimo 30 giugno. Alla seduta erano presenti i Consiglieri di Stato leghisti Marco Borradori e Norman Gobbi, fermamente contrari al ristorno, la Presidente Laura Sadis (PLRT) favorevole al versamento e Manuele Bertoli (PS), pure favorevole.
La decisione ha dovuto essere rinviata perché il Consigliere di Stato PPD Paolo Beltraminelli si trova (stando a quanto scrive il Corriere del Ticino) “in una località di mare in Sardegna”.
Del termine ultimo del 30 giugno si discute da settimane e anche della necessità di una decisione del Consiglio di Stato entro la fine del mese si discute da tempo.
Di fronte a un appuntamento così importante per la politica del cantone nei confronti del governo italiano, Beltraminelli che fa? Prende su e va al mare in Sardegna.
Va bene che “il dinamico e concreto” Consigliere di Stato PPD avrebbe previsto di essere a Bellinzona il 30 giugno, ma questo non sarebbe il comportamento serio di un Consigliere di Stato.
D’altro canto ci si può chiedere per quale motivo i membri presenti non abbiano rinviato l’entrata in materia a giovedì prossimo, ovvero quando il Consiglio di Stato avrebbe potuto essere al completo.
Cosa succederà se Beltraminelli non rientrerà in tempo ?
Questa vicenda ha dell’inverosimile al punto tale che per sembrare logica si dovrebbe pensare ad una manovra concertata piuttosto che all’atteggiamento spavaldo e inopportuno di un singolo membro del Consiglio di Stato.
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