Dimissioni dal Gran Consiglio
A seguito delle mie ormai note dichiarazioni sul non sostegno al signor Morisoli, dichiarazioni peraltro non offensive verso la persona in questione, e delle conseguenti reazioni (non proprio tenere) nei miei confronti avute da alcuni esponenti del mio gruppo, considero esaurita la mia esperienza in Gran Consiglio con la Lega dei Ticinesi, iniziata nell’aprile 2007.
Come già discusso con il Nano al quale avevo chiesto una settimana di tempo, vedo praticamente impossibile continuare l’attività politica in Parlamento con la dovuta e necessaria serenità.
Non mi ritengo assolutamente un malato di protagonismo: sono una persona dinamica e ritengo che l’essere dinamici in politica abbia un significato ben diverso dal voler essere protagonista.
Io dico semplicemente quello che penso e sono sempre stato così; proprio per questo motivo non ho ben capito certe reazioni “scomposte” nei miei confronti, a meno che nel concetto di una “nuova Destra ticinese” io sia diventato per la Lega un elemento “anomalo” e di disturbo; il che può anche starmi bene in quanto non mi ritengo uomo di destra, come d’altronde non lo ero quando arrivai nella Lega dei Ticinesi nel 2007. Questo però già si sapeva.
Non m’interessano né la destra né la sinistra, m’interessa affrontare il problema in quanto tale. Fra l’altro i risultati della sinistra in Ticino li abbiamo visti tutti il mese d’aprile scorso.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto in questi anni e in questi ultimi tempi e verso i quali provo dei sentimenti di gratitudine e contemporaneamente di dispiacere con la speranza che riescano a capire fino in fondo la mia decisione.
Purtroppo vi sono però dei momenti, anche in politica, dove qualcosa “si rompe”, dopodiché le tensioni rimangono e tutto si fa più difficile. Per ciò che riguarda la mia posizione sul sostegno al signor Morisoli da parte della Lega dei Ticinesi, ribadisco quanto già scritto.
Lascio quindi il Parlamento. Non aderirò a nessun’altra formazione politica; resterò “un cane sciolto”, ma non “un cane sciolto” della sinistra (mi “dispiace” deludere chi ha tentato di far passare questo messaggio); un “cane sciolto”, punto e basta!
Rimanere come “indipendente” (come consigliatomi da qualcuno) non mi sembra corretto, specie a inizio legislatura, ed è quindi giusto lasciare il posto a un/a rappresentante della Lega dei Ticinesi.
Auguri sinceri a chi mi subentrerà.
Ultima precisazione: io ho 55 anni, ho una figlia e sono artigiano presso le Officine FFS di Bellinzona da venti; il mio salario netto al mese è di fr. 5.250 e non 6.000 come invece apparso sui blog e su un nostro quotidiano. Ora dicano gli altri cosa guadagnano per favore!
Inoltrerò le mie dimissioni ufficiali nei prossimi giorni all’Ufficio Presidenziale del Gran Consiglio, con copia al presidente della Lega dei Ticinesi, Giuliano Bignasca.
Donatello Poggi