Un violento incendio è scoppiato domenica nei pressi della cittadina di Los Alamos, nello Stato del New Mexico.
A causa della presenza ad una quarantina di chilometri dal centro abitato di un vasto complesso in cui sono depositati armamenti nucleari e ingenti scorte di plutonio, tutti i 12mila abitanti di Los Alamos sono stati fatti evacuare. Il centro ha sospeso tutte le sue attività.
L’evacuazione era stata decisa lunedì, quando l’incendio è sconfinato nel perimetro di sicurezza del complesso. Le fiamme avanzano ad una velocità impressionante ed hanno già distrutto quasi 60mila ettari di foreste. Il capo dei pompieri di Los Alamos teme che la sua portata possa triplicare.
Un portavoce del centro nucleare ha cercato di rassicurare l’opinione pubblica spiegando che i depositi di plutonio si trovano nella parte nord-est del complesso, mentre il fuoco sembra spostarsi verso sud-est.
Quanto al materiale nucleare, si trova al sicuro in bunker sotterranei di beton e acciaio. Ha inoltre assicurato che malgrado l’incendio stia distruggendo parte dei boschi nel perimetro di sicurezza, nessun edificio è stato toccato e i pompieri fanno il possibile per evitare il peggio.
Di parere opposto è il gruppo anti-nucleare “Concerned Citizens for Nuclear Safety” il quale ritiene che l’incendio sia ormai ad appena tre miglia dagli edifici in cui è stivato il plutonio. Per la loro pericolosità, i barili che lo contengono erano in procinto di essere trasferiti in un sito nel sud dello Stato.