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Discussioni tese mercoledì fra il governo tedesco e i vertici della principale banca del paese, la Deutsche Bank. Al centro del diverbio le nuove regole finanziarie e la partecipazione dei creditori privati al nuovo piano di salvataggio della Grecia.
Il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble ha messo in guarda sui rischi che potrebbe correre l’economia se i poteri pubblici non risolveranno il problema delle banche che in caso di fallimento rischierebbero di trascinare con esse l’intero settore finanziario, come era accaduto nel settembre 2008 con la banca americana Lehman Brothers.
Schäuble ritiene anche necessario disciplinare i mercati occulti – il shadow banking, ossia le attività parallele a quelle poste in essere dagli istituti di credito tradizionali – sia su scala nazionale che su scala europea.

Angela Merkel ha fatto infuriare il presidente di Deutsche Bank, Josef Ackermann, quando ha detto di ritenere necessarie regole più severe nel settore finanziario, puntando il dito soprattutto contro i derivati e i credit-default swap.
Ackermann ha replicato che l’atteggiamento del governo finirà per affossare il sistema bancario tedesco, rendendolo meno competitivo rispetto alla concorrenza internazionale. Ha poi precisato che la possibile procedura di riacquisto dei bond del Tesoro di Atene alla loro scadenza sarebbe un costo molto alto per la Deutsche Bank.