La settimana prossima UBS e Credit Suisse informeranno sull’andamento degli affari e potrebbero annunciare licenziamenti in massa. UBS pensa di tagliare nell’amministrazione patrimoniale. Recentemente la stampa ventilava l’ipotesi di almeno 5000 licenziamenti. Credit Suisse potrebbe sopprimere 1000 posti di lavoro nell’Investment banking, dove lo scorso anno era stato assunto molto personale in previsione di un allargamento dell’attività che invece non si è verificato.
La difficile situazione sui mercati finanziari è aggravata, a livello di costi, dalla forza del franco. Per entrambi gli istituti di credito molte spese sono calcolate in franchi, mentre la gran parte dei ricavi è in valuta estera. Inoltre i proventi del secondo trimestre sono attesi deboli, ciò che potrebbe portare a decidere di ridurre l’organico.
Costrette a ridurre i bonus sotto la pressione dell’opinione pubblica e del mondo politico le banche hanno fra l’altro reagito aumentando i salari fissi e sono quindi oggi meno flessibili nel determinare i costi del personale.
(Fonte: Corriere del Ticino)