Le spoglie del leader nazista Rudolf Hess sono state esumate da una tomba a Wunsiedel, in Baviera, dopo che il cimitero era diventato meta di un pellegrinaggio annuale organizzato dagli ambienti di estrema destra. Ogni anno erano migliaia le persone che giungevano da ogni parte d’Europa, sconvolgendo la tranquillità della cittadina bavarese, che conta poco più di 9’000 abitanti.


Un funzionario della chiesa locale ha confermato che giovedì mattina fra le 4 e le 6 la tomba è stata rasa al suolo, le ossa sono state rimosse e dopo la cremazione le ceneri saranno sparse in mare.

Nel 1946, al processo di Norimberga, Hess era stato assolto dall’accusa di crimini contro l’umanità, ma condannato all’ergastolo per cospirazione contro il trattato di Versailles e crimini contro la pace.
Il 17 agosto 1987 era stato trovato morto in un padiglione del cortile del carcere Spandau di Berlino, con un cavo elettrico stretto intorno alla gola. Aveva 93 anni.
La versione ufficiale della sua morte parla di suicidio, ma sono in molti, compresi i suoi famigliari, a pensare che l’anziano capo nazista fosse stato ucciso.