Nafissatou Diallo ha finalmente un volto e una voce. L’inserviente del Sofitel di New York che accusa Dominique Strauss Kahn di averla aggredita sessualmente lo scorso 14 maggio nella suite dell’albergo, ha raccontato la sua versione dei fatti al settimanale Newsweek.
La donna farà anche una comparsa lunedì nella trasmissione Good Morning America, sul canale televisivo ABC.

Da quanto si legge su Newsweek, “Nafi” Diallo è una bella donna, mulatta e con i capelli tinti di rosso, il viso cosparso da leggere cicatrici lasciate dall’acne. Originaria della Guinea, a 32 anni non ha ancora imparato a leggere e a scrivere, malgrado viva da diversi anni negli Stati Uniti.
Lei dice di avere pochi amici e di essere stata spesso sfruttata dagli uomini. A uno di questi, che si trova in un carcere dell’Arizona, aveva dato i codici di accesso ai suoi conti bancari in cambio di regali, che credeva costosi ma che si erano rivelati paccottiglia di infima qualità.


Newsweek racconta che durante l’intervista la donna si è spesso lasciata andare alle lacrime, un pianto che però appariva forzato. Alle domande sul suo passato in Africa, sulla sua famiglia, sul suo defunto marito ha risposto in maniera vaga, poco chiara.
Invece riguardo all’aggressione è stata chiara e diretta: era entrata nella suite occupata da Strauss Kahn per pulirla, credendo fosse vuota. Invece si era trovata di fronte ad un uomo con i capelli grigi ed interamente nudo. Il resto è storia, lo abbiamo letto in tutte le salse su tutti i giornali.

Nafissatou Diallo ha detto di aver rilasciato questa intervista per correggere le impressioni negative sulla sua persona. E’ stata accusata di aver inventato l’aggressione per estorcere soldi a Strauss Kahn, è stata accusata di vendere droga e di prostituirsi con i clienti del Sofitel.
Tutto falso, assicura lei. Strauss Kahn l’ha violentata e dunque deve andare in prigione “dove i suoi soldi non conteranno più niente.”
Gli avvocati dell’ex direttore del Fondo monetario internazionale hanno reagito contattando i legali della donna e li hanno accusati di comportamento non professionale, contrario alle regole dell’etica legale.
A loro dire lo scopo dell’intervista è quello di influenzare, quando manca solo una settimana al processo di Strauss Kahn, l’opinione pubblica e screditare un accusato mentre l’inchiesta è ancora in corso.