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A fronte dei problemi venuti alla luce ieri e negli scorsi giorni concernenti la discriminazione di docenti ticinesi con abilitazioni svizzere in favore di personale non residente (con abilitazioni estere), con un gruppo interpartitico di deputati abbiamo preparato una mozione per sbloccare da subito la situazione.
Il problema è a noi noto da alcuni mesi. Periodo nel quale con i dieci deputati co-firmatari abbiamo studiato questa mozione per risolvere questo genere di ingiustizia burocratica e per migliorare in vari aspetti la formazione abilitativa.

La situazione risulta evidente alla luce delle molteplici testimonianze ricevute dai diretti interessati.
Il deputato Lorenzo Quadri, prima di tutti gli altri, ha ad esempio già interrogato il Governo a riguardo di questo argomento – specificatamente sui docenti di latino – pertanto questa mozione ha un senso di continuità e come già evidenziato gli intendimenti sono unicamente quelli di risolvere il problema.

Richiediamo pertanto al Governo che si adoperi affinché le abilitazioni svizzere in fase di valutazione vengano riconosciute, tanto quelle in passato riconosciute ed oggi in fase di valutazione, quanto quelle emesse da curriculum nuovi (ormai già di qualche anno) ed altrettanto in fase di valutazione da parte della CDPE.
Pare infatti illogico che le abilitazioni estere siano riconosciute dalla CDPE ai fini di assunzione mentre varie fra quelle offerte in svizzera siano bloccate perché in fase di valutazione.
Chiediamo infine anche che la formazione en emploi, cioè a tempo parziale e combinata con la pratica, possa essere reintrodotta. Infatti, questa modalità molto apprezzata in passato non è più contemplata.

P.S.: Questo è un gesto importante da parte del parlamento cantonale a fronte delle polemiche sollevate oltre Gottardo e nei confronti del nostro Cantone, lo inoltriamo quindi con preghiera di pubblicazione.

Michele Guerra
con i cofirmatari: Lorenzo Quadri, Amanda Rückert, Silvano Bergonzoli, Mauro Minotti, Stefano Fraschina, Pierre Rusconi (UDC), Sergio Morisoli (Indipendente), Armando Boneff (PPD), Andrea Giudici (PLR), Greta Gysin (Verdi)