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Simonetta Sommaruga, responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia, intende inasprire la sorveglianza su Internet modificando l’Ordinanza sulla sorveglianza della corrispondenza di posta e telecomunicazione.

Se la modifica sarà attuata, in futuro ai fornitori di accesso alla rete e agli operatori telefonici verrà richiesto di ascoltare le conversazioni telefoniche, intercettare i messaggi di posta elettronica e verificare gli indirizzi internet, oltre alla capacità di essere tecnicamente capaci di seguire in tempo reale il traffico online di una persona sospetta, sia che si tratti della partecipazione ad una chat, di una richiesta ai motori di ricerca o della visione di un video.

Contro il progetto della Consigliera federale si è espresso Andres Hugi, portavoce del gruppo informatico e di telecomunicazione ICT.
“L’ordinanza aumenta in maniera importante la sorveglianza ma non evoca in alcun modo la protezione dei dati – ha dichiarato – Ad esempio non è dato sapere quando lo Stato avrà il diritto di esigere la password per accedere, supponiamo, alla casella di posta elettronica di un privato.”
Hugi non è stato invitato a partecipare alla messa in consultazione della revisione dell’ordinanza, così come non sono stati invitati i partiti politici. Il portavoce di ICT ha scritto a Simonetta Sommaruga per metterla al corrente delle sue perplessità.

(Fonte: Tribune de Geneve.ch)